21 November, 2007

PARTE IV - YADZ - IRAN

Parto da Esfahan con l'idea che senza di me questa meravigliosa citta' avra' il piu basso numero di turisti mai registrato: nessuno. Oltre ad avermi colpito per la sua gente e meraviglie artistiche, anche la totale assenza di stranieri non puo' non sorprendere...
...e che io sia uno dei pochissimi a visitare in questo momento l'Iran lo conferma anche il fatto che in nessuno bus o treno incontrero' mai altri turisti...o almeno "non iraniani"...
Il viaggio in bus che da Esfahan mi porta ad Yadz e' di quelli da non perdere: come al solito mi capita il sovrappeso con sudorazione da cavallo che per 5 ore mi fissa. Ma un'imprecazione in italiano con sguardo violento riuscira' a dissuaderlo dal fissarmi, ma purtroppo non dal puzzare..
...una nota merita anche l'autista, che oltre ad assomigliare in maniera impressionante a mio nonno Gio (la differenza e' che mio nonno ha piu di settantanni ed il conducente ne avra' al massimo 45, il che mi fa pensare che o mio nonno ha bevuto il siero della giovinezza o l'autista e' messo piuttosto male...) guida con coraggio un autobus di almeno 30 anni dove la seconda non esiste. E' quindi un viaggio in cui la prima e' tirata fino a che non grida e la terza a spinta...comunque...
Arrivo sano e salvo a Yadz dove alloggio in un bellissimo hotel ricavato da una vecchia casa signorile in stile arabo e dove conosco, o meglio vedo, alcuni backpackers...si mangia bene e l'atmosfera e piacevollissima.
La citta' e' vecchia di piu di mille anni ed il centro storico e' completamente costruito con mattoni di fango seccati al sole, il che da alla cittadina, vuota e silenziosa come tutto l'Iran, un atmosfera da fiaba... ed io macino kilometri e kilometri e kilometri...
Sicuramente ricordero' Yadz come la piu caretteristica e affascinante delle mie mete iraniane...

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