Dopo aver lasciato, oltre al cuore, Luang Prabang e la sua gente e dopo aver passato l'ultimo giorno facendo il bagno nelle cascate che si trovano nella fitta foresta attorno alla piccola citta', ci accingiamo a percorrere non so quanti kilometri lungo il fiume Mekong, lungo il quale raggiungeremo la frontiera tra il Laos e la Thailandia, nell'estremo nord dei due paesi, a ridosso del triangolo d'oro.
Non sappiamo appunto quanti sono i kilometri, ma si sappiamo la durata del "viaggetto": 9 ore al giorno per due giorni consecutivi.
Descrizione barca:
- Imbarcazione in legno mangiato da tarli e mai rimessa a posto.
- Sedili pure quelli in legno dove lo spazio su cui apoggiare due culi ha la stessa area di una racchetta da ping pong.
- Oltre alle 324 persone stipate ci carichiamo anche una cinquantina di sacchi dal contenuto misterioso...
La giornata trascorre leggendo libri e godendomi il panorama del mio, ormai amato, Mekong.
"AMMIRARE IL FIUME MEKONG CHE IMPETUOSO SCAVA IL SUO LETTO TRASPORTANDO SENZA SOSTA LE SUE TORBIDE ACQUE E' UN EMOZIONE CHE SOLO L'OCCHIO PIU ATTENTO E L'ANIMO PIU SINCERO POSSONO CATTURARE"
...ma dove l'ho letta sta cosa?!?...
Bisogna anche dire che piu ci addentriamo nella foresta e piu saliamo al nord piu fa freddo. Ma freddo come non ce lo potevamo aspettare (ascugamani addosso per ripararci ed contraccambio di alitate...).
Alle 6 di sera tocchiamo terraa in quel di Pak Beng. ???.
Il nulla in mezzo al nulla. Dormiamo in un letto unico per 1 dollaro a testa tra animali e ragazzi che ci offrono oppio a tutt'andare e mangiamo di merda.
Ed il giorno dopo alle 8.30 si riparte. Alla 16esima ora di barchetta anche il mio "amato" Mekong comincia a starmi sul cazzo. Io comincio a parlare da solo e Michael con un gruppo di indigeni (che e' praticamente la stessa cosa)...
Arriviamo cosi ad HuayXay, giusto con quella mezz'ora di ritardo che fa si che la frontiera sia chiusa. E mi sa che tutto cio' e' bello che preparato, cosiu che spendiamo altri dollari in Laos.
Ma almeno la soddisfazione di pagare 4 dollari in 3 per dormire ed urlare ad un paio di laotini me la tolgo...ed in cambio avremo la peggiore cena dall'inizio del viaggio: pollo di almeno 7 anni fa, che in fin dei conti e' pure meglio, almeno 7 anni fa non c'era ancora l'aviaria...
E cosi ci si sveglia di buon'ora e per rilassarci giu altre 5 ore di mini-van fino a Chang Mai!!!
..ed eccoci qui. Tornare in Thailandia dopo il bellissimo ma duro Laos e' come sentirsi a casa. La sera si mangia all'europea (avevamo tutti bisogno di una bella bistecca...) spendendo l'equivalente di 3 notti in hotel e usciamo sino a tardi tra le solite grida di richiamo da parte delle giovani thailandesi...
CHANG MAI - Descritta da tutti come una meraviglia...ammetto il suo fascino con i templi e l'aria da piccola bangkok che si respira, ma forse la stanchezza di questi ultimi giorni o non so che, fa si che non ci "catturi" tanto come ci aspettavamo...
Bueno, domani sera si riparte: 12 ore di bus fino a Bangkok (ormai 12 ore seduti non sono niente...) e da li volo per Rangoon, Birmania. Che emozione.
Potrebbe non essere tanto facile comunicare con il mondo esterno da li. Ancora piu emozionante...
Cosi che, se non saprete piu nulla di noi....BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI!
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